Johann Zarco ha ottenuto la pole position al termine delle qualifiche che si sono svolte presso il Silverstone Circuit, sede del GP Gran Bretagna 2022, dodicesimo appuntamento iridato della stagione del Motomondiale. Il pilota della Ducati Pramac Racing ha fermato il cronometro sull'1:57.767 firmando il nuovo record della pista britannica. Il transalpino è riuscito a fare quel minimo di differenza rispetto ai rivali nell'ultimo settore, che comprende la curva Luffield.
Si tratta di una curva ad ampio raggio che richiede precisione d'inserimento all'avantreno e grip meccanico per mantenere una traiettoria cucita al cordolo interno parzializzando l'acceleratore a in uscita dove è fondamentale la stabilità al retrotreno. Il francese bi-campione del mondo della classe Moto2 ha beffato per appena 98 millesimi Maverick Viñales. Lo spagnolo dell'Aprilia ha disputato una qualifica straordinaria, la migliore da quando è approdato alla Casa di Noale.
L'iberico aveva mostrato segnali incoraggianti al Sachsenring e soprattutto ad Assen, dove ha colto un brillante terzo posto, in relazione alla sua capacità di massimizzare il potenziale della RS-GP con un feeling in sella in costante incremento. Jack Miller ha completato la prima fila precedendo la Yamaha di Fabio Quartararo e il compagno di squadra Francesco Bagnaia, rispettivamente quarto e quinto.
Il transalpino aveva tenuto la pole position provvisoria nel primo short-run e ha messo in luce la competitività della YZR-M1 al Silverstone Circuit. Per l'italiano della Ducati ufficiale, invece, non si è trattata di una sessione di qualifiche semplice per via di alcune criticità di bilanciamento riscontrate già nell'arco delle PL4. Nonostante uno spaventoso high-side nell'arco dell'ultimo turno di prove libere successivamente alla curva 12, Aleix Espargaro è riuscito nel miracoloso recupero chiudendo in sesta posizione a due decimi dalla pole position di Zarco. Apre la terza fila Marco Bezzecchi, settimo con la Ducati Mooney VR46 Racing Team, che ha preceduto Enea Bastianini e Jorge Martin, ottavo e noni, rispettivamente con la Ducati Gresini Team e la Ducati Pramac Racing. In quarta fila Luca Marini, decimo, e le Suzuki di Alex Rins, 11°, e Joan Mir, 12°.
Q1: ESCLUSE LE HONDA
La prima sessione delle qualifiche decisamente thrilling e incerta sino al calare della bandiera a scacchi con gli ultimi due minuti molto intensi dato che il fatto che si era creata una sorta di Sprint Race per il fatto che tutti i piloti fossero racchiusi tra loro per gli ultimi due time-attack. Enea Bastianini e Marco Bezzecchi hanno trovato il guizzo decisivo allo scadere, con l'italiano della Ducati Gresini Team che ha fermato il cronometro sull'1:58.609 precedendo di 147 millesimi il connazionale Bezzecchi.
Il pilota della Ducati Mooney VR46 Racing Team è stato protagonista di un giro superlativo nonostante fosse al terzo giro lanciato col medesimo set di pneumatici e fosse in mezzo al traffico degli altri piloti. Un colpo di reni da parte del debuttante della categoria che ha estromesso Miguel Oliveira dalla possibilità di accedere alla seconda manche delle qualifiche. Il lusitano della KTM Factory Team è rimasto escluso per appena 97.
Il portoghese ha preceduto il compagno di squadra Brad Binder. La RC16 continua a rivelarsi una moto che riscontra criticità nell'estrarre performance sul giro secco, migliorando invece sulla distanza nel passo gara. Alle spalle delle moto austriache si è classificato Fabio Di Giannantonio, che scatterà dalla quindicesima posizione in griglia di partenza. L'italiano della Ducati Gresini Team ha preceduto la KTM Tech3 di Remy Gardner, protagonista di una delle migliori qualifiche stagionali della scuderia satellite del costruttore austriaco.
Diciassettesimo Alex Marquez, protagonista di una caduta alla chicane Vale, con chiusura dell'avantreno in inserimento e scivolata nella via di fuga in ghiaia con conseguente utilizzo della seconda moto. L'iberico della LCR Honda si è classificato davanti alle moto ufficiali della casa nipponica, quelle di Stefan Bradl e Pol Espargaro alle prese con una RC213V in crisi tecnica e lontana dalle performance dei primi. Ventesimo Franco Morbidelli, il cui feeling con la Yamaha YZR-M1 non scatta, davanti a Taakaki Nakagami e a Raul Fernández. Ultime le WithU Yamaha di Darryn Binder e Andrea Dovizioso.